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LET'S CALL FOR ARTS FOR AFGHANISTAN
Group show at the Embassy of Islamic Republic of Afghanistan, Rome IT
2021

curated and conducted by

TRAMANDARS ASSOCIATION
 

Se “chiamata alle armi” è l’ordine di agire in un conflitto bellico, “chiamata alle arti” è la mobilitazione che esprime la forza artistica, creatrice del mondo degli uomini.

Una contromisura ai fatti che stanno stravolgendo l’Afghanistan e che attraverso le immagini e le notizie scuotono profondamente la coscienza di ciascuno di noi.

L’esperimento artistico del collettivo Tramandars si ispira alla collezione “Terrae Motus”, progetto fortemente voluto dal gallerista napoletano Lucio Amelio dopo il

terribile terremoto del 1980 che devastò alcune regioni del Sud Italia. Tra i capolavori artistici raccolti da Amelio, oggi visibili alla Reggia di Caserta, spicca per notorietà

l’opera di Andy Warhol “FATE PRESTO”.

All’appello del collettivo Tramandars hanno risposto diciassette artisti, italiani e internazionali, mossi dalla comune volontà di pensare, lavorare e agire per trasformare la forza bruta e mortifera della guerra in linfa generativa che esalta la vita e l’essere umano.

Le opere monotematiche, dal forte sentimento realistico, esprimono la visione particolarissima di ciascun autore su un tema politico attuale: l’opera come strumento di diplomazia artistica per il perseguimento della pace e della libertà. L’Ambasciata dell’Afghanistan, luogo di accoglienza e di ospitalità, di mediazione e di diplomazia, ospita la collezione in un momento molto particolare della sua storia solo in una situazione del genere può avere senso e valore una mostra dal forte significato politico, artistico e umanitario.

 

Giovanni Negri

Ciò che è accaduto ad agosto 2021 in Afghanistan, in conseguenza al ritiro delle truppe dell’Esercito Americano, ci ha scosso profondamente.

“Let’s call for arts for Afghanistan!”, a cui hanno preso parte diciassette artisti, nazionali e internazionali, è la nostra reazione per riaccendere i riflettori sulla questione afghana.

Viviamo in un mondo veloce: Una story Instagram dura 15 secondi e una pubblicità su Facebook meno di 1 minuto, a riprova che la nostra attenzione dura pochissimo.

La velocità del mondo e la conseguente disattenzione ci portano a porre in secondo piano anche eventi importanti come le questioni politico-umanitarie.

Tramandars non è una galleria, ma un collettivo di persone che ama e che pensa. Pensare è un esercizio straordinario - ci consente di soffermarci su una frase come

«Nessun uomo è un’isola» di John Donne; o su Hemingway, quando si domanda: «Per chi suona la campana?».

Questi due aforismi, come le opere d’arte che formano la collezione qui presentata, ci spiegano, più di ogni altra cosa, lo scopo dell’iniziativa.

Diventa perciò quasi inutile ripetere ancora quanto ci siamo sentiti coinvolti, madistanti e spesso impotenti.

La guerra è una violenza indicibile, incomprensibile, muta! Come il dolore. Ma Noi stiamo dalla parte della parola, dalla parte dell’arte, del linguaggio che edifica azioni e relazioni concrete. Da qui, l’appello rivolto agli artisti ai quali abbiamo chiesto di fare un “esercizio d’arte politica” indagando con sentimento realistico gli eventi: solo conoscendo la realtà possiamo provare a cambiarla. Crediamo che in una società sana sia la cultura a guidare la politica, mantenendo vivo il dibattito sugli argomenti importanti, indirizzandola verso valori etici condivisi e nuove libertà. Infine pensiamo che l’arte sia la più nobile sintesi della cultura, perché riesce a dare forma all’inespresso, a dar voce a ciò che non si può esprimere con le parole e a far percepire anche ciò che gli occhi non vedono.

All'interno del catalogo, in cui sono presentate e descritte le opere esposte e realizzate dagli artisti per l’occasione, vuole essere una testimonianza di come l’arte, massima forma

di creatività, sia anche l’ultima arma che ci resta per difendere la libertà.

 

Gaetano Maria Russo

Presidente Tramandars

Isabel Alonso Vega

Ampparito

Francisco Bosoletti

Giotto Calendoli

Cristiano Carotti

Collettivo damp

Isaac Cordal

Gianpiero

Luca Grimaldi

Fatimah Hossaini

Gian Maria Marcaccini

Mattia Morelli

Naturamorta Studio

Nora

Tommaso Ottieri

Riccardo Sala aka Rikyboy

Raha Visme

TAPPETO DI SALVATAGGIO
2021

230 x 300 cm  - acrylic on canvas

Fra le fitte trame del Tappeto di Salvataggio,
Tra l’Acqua, I Pigmenti e il Tempo,
Vi è una scrittura ormai illeggibile; un pensiero remoto che ormai nessun vuol decifrare.
Versi di una canzone malinconica simili ad un’Omelia
Che sa di Scelte, Colombe e Cieli.

Il Tappeto, la Coperta, il Velo...
Stressato dalle intemperie, celebrerà sempre la sua vocazione
Nascondiglio caldo di manto materno:
Protegge, Rinvigorisce, Rasserena Universalmente
Tutti gli uomini della Terra.

 

Dott. Petronilla

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